CIÒ
CHE CONTA È PROPORRE TUTTO NELLA LUCE DELLA RISURREZIONE
Di don Carmelo Andreatta
Il messaggio dei Vescovo Giuseppe ai giovani in partenza per la Giornata mondiale
della Gioventù a Parigi e per il Pellegrinaggio Diocesano a Lourdes Cattedrale
di S.Lorenzo, 11 agosto 1997.
"Sicuramente non pochi tra voi hanno già vissuto l'esperienza
di sentirsi Chiesa in incontri nei quali anche il numero dei partecipanti ha
facilitato una riflessione sul perché di tanta presenza. Penso agli incontri
a livello mondiale di questi ultimi tempi con folle di giovani attorno al Papa,
penso all'imminente incontro di Parigi in cui, come membra vive della Chiesa
luganese canterete e testimonierete la gioia della vostra giovinezza fisica
e spirituale e della vostra coscienza di sentirvi Chiesa. La potenza dell'espressione
collettiva dei canti, della parola e del silenzio non è sostituibile
da niente. Non pochi mi hanno già concesso di misurare l'eco di questa
esperienza religiosa nella loro vita."
Così esordiva il Vescovo parlando a più di duecento giovani riuniti
in Cattedrale alla vigilia delle "grandi partenze" per Parigi e Lourdes.
Un messaggio, quello dei Vescovo Giuseppe, veramente giovane! Un parlare al
cuore di ciascuno da padre, da fratello, da amico:
"In un momento in cui tante forze manifestano solo controsensi nel
mondo come nella Chiesa stessa, in cui i giovani sono talmente sollecitati dagli
idoli del giorno, come non rendersi conto che Gesù ci ama, come spiegare
la forza e la portata di una simile grazia?"
Un incoraggiamento! E sa Dio quanto i giovani ne abbiano bisogno confrontati
come sono e fortemente sollecitati "dagli idoli dei giorno": molti,
purtroppo soccombono! Unica forza per non lasciarsi andare, soprattutto dopo
i fallimenti: "rendersi conto che Gesù ci ama!"
... e una messa in guardia:
"Non pensiamo alla massa critica che anche oggi vorrebbe spegnere i
vostri entusiasmi, le vostre intuizioni affermando magari e succede che nel
vostro camminare con Cristo non c'è ordine, lucidità, metodologia:
non vi scoraggino le critiche dei sapienti ... Camminate e vivete con la Chiesa,
con il vostro Vescovo: non lasciatevi impressionare da nessun tipo di gara,
dalla falsa necessità di apparire. Amate e datevi da fare per essere."
"Camminate con il vostro Vescovo"! "Vivete con la Chiesa"!
È stato un richiamo alla Verità dei Cammino, all'autenticità
della Strada. Quando uno segue "così" è certo di essere
nella Volontà di Dio, trovando la forza soprannaturale per amare fino
in fondo in un servizio concreto che è dono si sè, dove si realizza
pienamente tutta la persona.
Il Vescovo ha poi continuato ricordando ai giovani l'ampiezza della Chiesa diocesana.
Essa infatti non vive "a settori" ma è "una". È
necessario imparare a coglierne la bellezza e la ricchezza, le fatiche ma anche
le speranze, i dolori ma anche le gioie ... e aiutarla a crescere armoniosamente
nel presente per aprirla al futuro, in uno scambio tra le generazioni senza
il quale tutto s'impoverisce. Queste le parole dei Vescovo:
"Cari
giovani, sappiate che molti anziani (come il vecchio Simeone), gioiscono per
voi e con voi, scopertine/coprendo l'energia nuova della gioventù nella Chiesa
diocesana. D'altronde la loro fedeltà, l'assiduità alle differenti
nuove proposte muovono pure giovani e fanciulli: è davvero la Chiesa
diocesana che si apre alla grazia degli incontri. In un certo senso, gli "Atti
degli Apostoli" stanno ancora scrivendosi; voi li scrivete con il vostro
entusiasmo, con la vostra fede, con la vita in comunione con il Vescovo e i
preti, catalizzatori più o meno capaci, ma catalizzatori, se voi li sostenete
... La Chiesa di Cristo, noi o meglio voi, non può rassegnarsi a rimanere
una Chiesa della terza età. La Chiesa è per l'avvenire, è
dire futuro. Il nostro Dio, sì, è Colui che è e che era.
Ma è pure colui che viene. È di domani. A noi preparare la sua
venuta. Voi siete la speranza del mondo: questo vi dirà, sia pure con
altre parole, Papa Giovanni Paolo II, a Parigi."
Era oltremodo importante toccare con mano, nella Cattedrale di S. Lorenzo, la
presenza della Chiesa accanto ai giovani: era lì presente nel suo Vescovo.
In lui la Chiesa di Lugano ripeteva con forza alle sue nuove generazioni:
"È una grazia e un'occasione irripetibile quella d'essere giovane,
una grazia e un'occasione singolare per la Chiesa d'essere al vostro fianco
per l'avvenire di un mondo nuovo, verso e oltre il terzo millennio: voi Chiesa
del terzo millennio. Testimoni della fede in un mondo difficile."
Ma non abbiate paura, ripeteva ancora il Vescovo Giuseppe, lo Spirito Santo
non vi darà mai pace sino a quando...
"... nella preghiera, nel silenzio, nella contemplazione, vi farà
scopertine/coprire di vivere accanto a Gesù e con Gesù, sino al punto da
sentirlo insistente, ogni giorno, compagno sicuro, amico vero e vostro personale
Salvatore."
Poi ancora una domanda che da anni ormai i Pastori della nostra Chiesa ticinese
ripetono con insistenza poichè da essa nasce la consapevolezza di "chi
siamo" realmente, del nostro Destino, della nostra dignità e delle
conseguenze nella vita quotidiana di ciascuno e di tutta una Comunità:
"Voi, giovani del nostro tempo, siate lucidi anche nel groviglio dei
venti che stuzzicano o disturbano il vostro cuore, i vostri ideali, la risposta
alla chiamata. Lucidi nel sapere e nell'essere certi che il Signore vi ha messi
quaggiù, in questa porzione di terra per una missione: Signore, parla
che ti ascolto. Che cosa vuoi da me? ... Di anno in anno e forse non ve ne siete
accorti sentite sempre di più la dimensione della Chiesa. Con la forza
dello Spirito Santo potrete ancora meglio assumere il compito al quale Dio chiama
ciascuno dei suoi figli".
Il Vescovo
sì avvia alla conclusione del suo Messaggio richiamando due realtà
da sempre, ma soprattutto oggi, irrinunciabili: l'importanza del farsi "compagnia"
e dell'abbracciare la Croce di Cristo in vista della Risurrezione:
La Compagnia: "È indispensabile far parte di un gruppo, per
parlare con altri dei propri dubbi, delle proprie incertezze, della propria
ricerca, delle proprie sconfitte, per condividere e pregare assieme. Per fare
"compagnia"; per costruire una casa comune. Anche a questo vi chiama
il Papa. E questo per seguire veramente Cristo. Coscienti che ciò non
è facile, ma possibile a tutti, nessuno escluso."
La Croce: "Il cammino con Cristo è la via della Croce. Segno
supremo di amore. Molti l'abbiamo già vissuta questa esperienza e in
quanti modi! Ciò che conta è porre tutto nella luce della Risurrezione.
È così che nella vita si costruisce la Chiesa, è così
che si è Chiesa, la Chiesa del Signore e nessun'altra."
Come un padre guarda il proprio figlio ancora tanto giovane e s'interroga sul
suo futuro, così il Vescovo Giuseppe ha guardato e guarda i suoi giovani
rispondendo comunque in modo lapidario, chiaro e quindi vero alla sua stessa
domanda:
"Cari giovani, quante volte mi domando: cosa sarà di voi fra
quattro, cinque o dieci anni? Oserei dire: sarete quello che sul serio volete
essere oggi!"
I Giovani hanno acceso un cero quell'11 agosto, in Cattedrale, un cero che voleva
essere una presenza durante i giorni d'assenza dalla Diocesi e un'incessante
preghiera alla Vergine delle Grazie. Anche un impegno ad "amare per essere"!
Il Vescovo ha consegnato una croce da mettere al collo, segno della missione,
dell'invio: vorrei ricordare questo gesto accompagnandolo con le sue stesse
parole. Come la croce lega all'amore di Cristo diventando fonte stessa dell'Amore
...
... "Che Parigi non vi distrugga, ma vi incateni nell'amore dei Cristo,
nella passione per la preghiera e nella seduzione di sane amicizie che vi aiutino
tutti a camminare insieme."
Grazie Vescovo Giuseppe per essere stato coi Giovani anche alla Vigilia dei
Pellegrinaggi. Grazie soprattutto per la tua parola straordinaria e convincente,
franca, incoraggiante, ma anche tanto ricca d'esperienza, saggia, piena della
forza del Maestro! Il tuo saluto finale è un abbraccio e in quello stesso
abbraccio i tuoi giovani a loro volta ti vogliono dire il loro bene:
"Portate anche me ai piedi del Papa: io sarò a Lourdes, ma il
mio cuore e la mia preghiera saranno con voi, che mi avete rubato l'affetto
sempre vero e sempre fresco. Vi voglio bene: amo la vostra vita, i vostri entusiasmi,
la vostra generosità. Sarò con voi, in compagnia dell'Immacolata,
la Madre di Gesù e Madre Nostra, la Madre della Chiesa. I giovani che
saranno con me a Lourdes porteranno "i parigini" alla Grotta; li sentiremo
vicini in ogni momento e da noi non svanirà la sintesi forte, splendente,
testimoniante che tutti compendia nei termini ecclesiali: il Papa e Maria di
Nazareth. Buon cammino, carissimi."
IL "BENE DEI GIOVANI" AL LORO VESCOVO NELLE TESTIMONIANZE RACCOLTE
SUL BUS, RITORNANDO DA PARIGI ...
Assemblea di Lunedì 25 agosto - flash raccolti dalle testimonianze
spontanee. Tutto quanto il Vescovo Giuseppe aveva detto e auspicato per i giovani
nel suo messaggio, come un'eco fedele, s'è avverato nella pienezza di
vita riportata dai giovani dopo le Giornate stupende della Salette e di Parigi.
- Era bello poter mettere subito in comune ciò che si stava vivendo (M.
Vittoria). Ho sperimentato tanta amicizia, gioia, amore e pace ... Ho imparato
a non pensare solo a me stessa (Tania).
- Dovevo fare attenzione e proteggere la fiammella della candela dal vento che
poteva spegnerla. Ecco, anche il Papa si consuma portando a compimento la sua
vita, donata fino in fondo: è un forte richiamo alla Verità su
noi stessi! E poi la Croce. Confidare nel Signore, il vero Bene ed aiutarci
in questo! (Guido) Il Battesimo! il Papa ci ha richiamato a questo gesto. È
necessario ricordarci sempre del nostro Battesimo per dare un senso cristiano
alla vita: è allora che tutto cambia (Lucia).
- Stress, caldo, fatica, ma ... non dobbiamo meravigliarci: sempre è
così! Qui in vari modi eravamo richiamati all'importante: l'amicizia
con il Signore e tra di noi. La Chiesa è l'amicizia iniziata duemila
anni fa e arrivata fino a noi. Il continuare "questa" amicizia, alimentandola
nella preghiera, è causa di gioia (Federico). È giunto il tempo
di "buttare tutto sulla comunione". In Gesù si va avanti perchè
è Lui che mi dà la forza, il coraggio di andare avanti (Gioele).
- Sono rimasto stupito dell'accoglienza che ci hanno riservato. Gesù
abita nelle cose semplici. Ho paura solo dell'egoismo personale (Antonio). Ciò
che ci scava è la fatica. È necessario anche lasciare spazio agli
altri. Sento ancora troppo la facilità di cadere nel sentimentalismo
che m'impedisce di gustare veramente la vita (Giampiero).
- Cosa porto a casa? Partecipare a quest'esperienza promossa dalla Pastorale
giovanile diocesana ha fatto sì che riscopertine/coprissi la ricchezza che il Movimento
di CL mi ha dato anche come capacità di coinvolgermi con gli altri. Ritorno
con maggior slancio a vivere l'esperienza del Movimento (Francesca). Parigi
è una tappa nel costruire la nostra Chiesa, per costruire insieme l'Unità.
Questo ci ha aiutato a crescere. Bisogna che ci incoraggiamo tra giovani nel
dono reciproco. Ho pensato molto! Ho fissato lo sguardo in quello di Gesù
e mi sono così guardata scopertine/coprendo la bellezza della Chiesa (Cristina).
- Il gruppo mi ha aiutato a superare la stanchezza e a dare ogni giorno qualcosa ... "Voglio vedere il Papa"! "Vogliamo vedere il Signore!": è il desiderio più forte della vita (Barbara). I nostri amici di Ballanviller sono rimasti stupiti che all'arrivo avessimo chiesto di celebrare l'Eucaristia siamo stati l'unico gruppo del nostro settore a farlo . Mi hanno confessato che solo durante quella S. Messa hanno cominciato a imparare a conoscersi (Andrea).
- Il Signore:
cercarlo nell'altro. È questa la Vita! (tara) Sono veramente contenta
adesso! (Marina) L'incontro col Papa è l'incontro con Cristo. Senti l'amore
di Dio nel cuore e vivi meglio la vita (Matteo).
- Adesso il mio quotidiano sono i miei amici di scuola. Mi sono accorta di essere
stata accanto al mio compagno tutto l'anno quello che ho incontrato in questi
giorni sotto la Tour Eiffel e non ho mai saputo che vivesse la fede! (Dina)
ho cercato subito! Ho chiesto subito: "Signore, dove abiti?" Ho sentito
l'urgenza di portare Gesù agli altri. Ho sentito la Chiesa viva e che
l'Unità la troviamo in Cristo (Mirco).
- La risposta alla domanda "Dove abiti?" l'ho sentita durante la Veglia,
guardando alla moltitudine di giovani: "Sono qui, in voi!" (Stefania)
Ho sentito di essere insieme a tutti la Chiesa, uniti a Cristi Capo! (Laura)
- Sentendo le vostre testimonianze ho l'impressione di una cosa ingenua, pulita:
una grande innocenza e limpidezza. In voi ho scopertine/coperto qualcosa di me, ho imparato
anche a ridere di me! (Italo) Sento l'entusiasmo di portare Cristo nel mondo
e che è necessaria tanta concretezza nelle decisioni (Giovanni).
- Amicizia è nuova carica! Il Papa ci ricorda la nostra appartenenza
a Cristo (Henri). lo vi chiedo scusa perchè la fatica e i miei borbottamenti
vi hanno contagiato (Francesca).
- Un grande grazie devo a tutti voi. Fin dai primi giorni ho letto nei vostri
volti tanto amore sincero. Ho ricevuto molto e ho tanto imparato! Grazie alla
vostra compagnia ho vissuto, come sub, l'immersione più profonda: voi
siete per me un mare di Bene. Mi trovo così felice, saturo di Bene. Di
questo pellegrinaggio ricordo i continui richiami: Santino, vieni! Ed io sempre
più avanti o indietro rispetto al mio gruppo e senza cappellino di riconoscimento.
Dicevano: Non ti vediamo! Questo richiamo in fondo credo di poterlo paragonare
a quello del Signore. lo ancora "selvatico" ma sensibile, devo starvi
vicino, vicino nella fede. Molti, vi dico, sono stati i momenti in cui mi sono
assorto nei miei sentimenti, durante la preghiera, i canti di lode ... E poi
mi ritrovavo a piangere come un bambino in un pianto di gioia e di Amore che
mi porta a vivere meglio e a trasmettere il Bene. Vi ringrazio di tutto quel
che ho ricevuto. Stiamo uniti nella Fede come Guerrieri contro le correnti negative.
Vi ricorderò nelle mie preghiere. Ciao. (Santino per hobby: appassionato
sub)
- Durante il Forum mi hanno come spogliato da tutti i miei intellettualismi
e sono stata riportata alla fede del pane quotidiano. Il Vangelo è concretezza
immediata: Cristo in croce, Pane! Un fatto che sconvolge! Tanto che gli ex jugoslavi
(di etnie diverse) si sono incontrati a pregare superando ogni odio. Il Forum
è stato un inno alla vita concreta! (Cristina)
Grazie ai giovani per la freschezza dei loro interventi che ho cercato di raccogliere
e di sintetizzare sperando di non averne tradito il senso. Riprendendo le parole
di Cristiana essi sono un vero e proprio "inno alla vita" da cantare
ora qui, senza paura! Perchè uniti al Vescovo Giuseppe!